Originaria di Visso, cittadina in provincia di Macerata adagiata sul versante tirrenico dei monti Sibillini, la pecora sopravvissana nasce dall’incrocio fra ovini appenninici locali e arieti Merino di razza Rambouillett.
DIFFUSIONE DEGLI ARIETI MERINO IN EUROPA
Per secoli l’allevamento dei Merino era stato esclusivo monopolio degli Spagnoli. Addirittura chi tentava di esportare al di fuori dei confini del regno capi appartenenti a tale razza era soggetto alla pena di morte! Ma, nonostante tale ferreo divieto, alcuni capi riuscirono a raggiungere la Francia dando vita alla razza Rambouillet.
NASCITA DELLA RAZZA SOPRAVVISSANA
L’introduzione in Italia dei Merino come arieti fecondatori avvenne per volere della Curia papale. Nella seconda metà del XVII secolo Papa Benedetto XV, avendo ricevuto in dono dalla Corte di Francia degli arieti Merinos di razza Rambouillet, diede incarico al cardinale Lante della Rovere, amministratore dei beni, di “mandarli a monticare sul monte Bove”, nelle zone di Visso, Ussita e Castel Sant’Angelo, dove era già allevata una popolazione appenninica detta Vissana.
Fu così che nacque la Sopravvissana, il cui nome indica sia l’area di origine (l’alta Valle Nera, sui Monti Sibillini), sia il “tipo” di pecora, qualitativamente “superiore”, poiché portatrice del gene Merinos (super Vissana -> sopra Vissana).
IL RECUPERO DELLA SOPRAVVISSANA IN ITALIA
Gli allevatori, nei decenni scorsi, non hanno più puntato su questa particolare razza, più adatta a produrre lana e ottima carne che grandi quantitativi di latte. Ciò ha portato la Sopravvisana a rischio di estinzione (si è passati dai 1.200.000 capi del 1960 a circa 7.000 dei giorni nostri).
Da pochi anni, anche in virtù di un rinnovato interesse nei confronti dell’ambiente, delle fibre naturali e della biodiversità locale e Nazionale, la Sopravissana si sta diffondendo in misura leggermente crescente grazie ad alcuni volenterosi allevatori, tra cui i membri della Soc. Agricola Podere Verde, che, lavorando soprattutto in cordata, manifestano la forte volontà di recuperare e valorizzare di nuovo questa meravigliosa razza ovina.