Le nostre razze
La Cinta Senese
La razza Cinta Senese ha origini molto antiche, come testimoniato dalla sua raffigurazione nell’affresco “Allegoria Buon Governo” (1338) di Ambrogio Lorenzetti, ubicato nella Sala del Consiglio dei Nove del Palazzo Pubblico di Siena.
Caratteristiche della razza
Il Suino di Cinte Senese è noto per la sua robustezza, la sua rusticità e per il suo allevamento, che può svolgersi unicamente allo stato brado. È proprio quest’ultima peculiarità, in ragione delle risorse alimentari assunte “al pascolo”, che determina le eccellenti caratteristiche organolettiche della carne di Cinta.
Il consorzio di tutela
Sopravvissuta per secoli, questa nobile razza ha rischiato l’estinzione a seguito dell’introduzione in Italia di suini provenienti dall’estero, caratterizzati da un più rapido accrescimento e coercibili all’allevamento intensivo, modalità impossibile per un animale selvaggio quale è la Cinta. Oggi, è solo grazie agli allevatori Senesi e al loro Consorzio di Tutela che possiamo gustare le carni prelibate di questo prezioso suino.

La Maremmana
La Maremmana è la razza tipica della maremma toscana e laziale, una delle specie bovine più antiche d’Europa. Essa è diretta discendente del Bos Taurus Macroceros, un bovino dalle grandi corna che dalle steppe asiatiche venne introdotto in italia dagli antenati degli Etruschi provenienti dalla steppa Eurasiatica. Oggi la Maremmana viene allevata esclusivamente allo stato brado, non tollerando, per la sua selvaticità, alcun tipo di confinamento: gli animali, infatti, vivono all’aperto per tutto l’anno, riparandosi nelle macchie durante l’inverno.
Le maremmane di Podere Verde
La scarsa resa in termini di prodotto finito ha determinato, nel tempo, una progressiva riduzione di questa nobile razza che, ormai, viene allevata da poche aziende, nonostante il sapore e il profumo delle carni siano eccellenti e molto apprezzati dagli intenditori.
La fortuna di Pirata Suino è quella di risiedere a meno di un Chilometro dall’Allevamento Podere Verde che, con passione, si dedica alla Maremmana.
Le caratteristiche tipiche della carne di questi bovini sono il gusto intenso e un elevato contenuto proteico, che si accompagnano ad una moderata presenza di grassi e un ottimo equilibrio tra acidi grassi saturi e insaturi. Ciò rende questo alimento molto richiesto dai buongustai e, al tempo stesso, consigliato a soggetti anemici nelle diete iperproteiche ed ipolipidiche.

La Marchigiana
La razza Marchigiana discende dal Bovino Podolico, giunto in Italia con gli Unni, che lo portarono con loro dalle steppe della Podolia (site in Ucraina).
Verso la fine del 1800, spinti dall’esigenza di avere animali più produttivi e maggiormente votati al lavoro, gli allevatori della Marchigiana decisero di far incrociare le loro vacche con i tori di razza Chianina: fu così che nacque la Marchigiana.
Diffusione della razza Marchigiana
La razza Marchigiana è principalmente diffusa nelle aree appenniniche delle regioni Marche, Lazio, Abruzzo e Campania. In ragione della prelibatezza delle sue carni, questa razza è stata importata in vari paesi, tra i quali Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina, Gran Bretagna e Australia. Oggi anche il Nord Europa sta iniziando ad apprezzare la Marchigiana, soprattutto l’Olanda.
Caratteristiche della Carne
La Marchigiana si distingue per l’ottima qualità delle carni. Particolarmente ricche di proteine, presentano, infatti, bassi livelli di colesterolo e sono rosate, tenere, col giusto grado di infiltrazione di grasso a renderle succulente.
Per tutti questi motivi, oggi, la Marchigiana vanta il riconoscimento IGP per la carne bovina in Italia con la denominazione “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale” e possiede il marchio 5R.
Anche questa splendida razza viene allevata dalla Soc. Agricola Podere Verde, a poche centinaia di metri da Pirata Suino.

La Pecora Sopravvissana
Originaria di Visso, cittadina in provincia di Macerata adagiata sul versante tirrenico dei monti Sibillini, la pecora sopravvissana nasce dall’incrocio fra ovini appenninici locali e arieti Merino di razza Rambouillett.
Diffusione degli Arieti Merino in Europa
Per secoli l’allevamento dei Merino era stato esclusivo monopolio degli Spagnoli. Addirittura chi tentava di esportare al di fuori dei confini del regno capi appartenenti a tale razza era soggetto alla pena di morte! Ma, nonostante tale ferreo divieto, alcuni capi riuscirono a raggiungere la Francia dando vita alla razza Rambouillet.
Nascita della Razza Sopravvissana
L’introduzione in Italia dei Merino come arieti fecondatori avvenne per volere della Curia papale. Nella seconda metà del XVII secolo Papa Benedetto XV, avendo ricevuto in dono dalla Corte di Francia degli arieti Merinos di razza Rambouillet, diede incarico al cardinale Lante della Rovere, amministratore dei beni, di “mandarli a monticare sul monte Bove”, nelle zone di Visso, Ussita e Castel Sant’Angelo, dove era già allevata una popolazione appenninica detta Vissana.
Fu così che nacque la Sopravvissana, il cui nome indica sia l’area di origine (l’alta Valle Nera, sui Monti Sibillini), sia il “tipo” di pecora, qualitativamente “superiore”, poiché portatrice del gene Merinos (super Vissana -> sopra Vissana).
Il recupero della sopravvissana in Italia
Gli allevatori, nei decenni scorsi, non hanno più puntato su questa particolare razza, più adatta a produrre lana e ottima carne che grandi quantitativi di latte. Ciò ha portato la Sopravvisana a rischio di estinzione (si è passati dai 1.200.000 capi del 1960 a circa 7.000 dei giorni nostri).
Da pochi anni, anche in virtù di un rinnovato interesse nei confronti dell’ambiente, delle fibre naturali e della biodiversità locale e Nazionale, la Sopravissana si sta diffondendo in misura leggermente crescente grazie ad alcuni volenterosi allevatori, tra cui i membri della Soc. Agricola Podere Verde, che, lavorando soprattutto in cordata, manifestano la forte volontà di recuperare e valorizzare di nuovo questa meravigliosa razza ovina.

